Abruzzo interno dei piccoli centri sconosciuti
Questo itinerario vuole aiutarvi a scoprire alcune delle meraviglie sconosciute che si trovano in Abruzzo che attraverso i piccoli centri mostrano la loro storia, le loro tradizioni, le loro bellezze architettoniche.
Fossa l’Aveia dei Vestini conserva una delle più interessanti necropoli d’Abruzzo che comprende oltre 500 tombe deposte tra l’età del bronzo e l’età del ferro, la duecentesca chiesa di Santa Maria A Criptas che conserva all’interno cicli di affreschi del medioevo abruzzese e il convento di Sant’Angelo d’Ocre. Nelle vicinanze di San Demetrio gli amanti della speleologia potranno visitare le Grotte Stiffe che sono interamente percorse da un fiume le cui acque provengono da inghiottitoi dell’altopiano carsico di Rocca di Mezzo.
Da San Demetrio percorsi circa 4 km si giunge a Prata D’Ansidonia con la sua zona archeologica di Peltuinum città dei Vestini e poi dei Romani traversata dalla “Via Claudia Nova” e poi del tratturo Magno. Sulla Statale 17 bis con una lieve deviazione si giunge a Bominaco. Questo piccolo borgo stupisce chi lo visita con due delle più belle chiese medioevali dell’aquilano. La Chiesa di Santa Maria Assunta fu costruita all’inizio del XII secolo. Ha una semplice facciata su cui si apre un portale romanico. L’interno è a tre navate. Sulla destra un ambone del 1180, il candelabro per il cero pasquale il ciborio sull’altare maggiore. L’Oratorio di San Pellegrino fu costruito nella forma attuale nel 1263 e contiene un ciclo di affreschi del XIII sec. che sono tra i più notevoli d’Abruzzo. Sono stati identificati tre pittori che sono stati chiamati: Maestro della passione, Maestro dell’infanzia e il Miniaturista. Gli affreschi comprendono il calendario Valvense con i mesi e i segni zodiacali. Domina il paese un castello semidistrutto.
Mentre attraversiamo la Piana di Navelli non possiamo non parlare dello zafferano -Crocus Sativus- Questi era diffuso nell’antichità come pianta ornamentale ed è stata poi usata per le sue proprietà aromatiche, cosmetiche , medicinali e coloranti.
Fontecchio centro medioevale parzialmente cinto da mura e caratterizzato da viuzze e scalinate. Importante la torre dell’orologio e la bellissima fontana del tardo XIV secolo composta da una vasca poligonale con 14 facce divise da piastrini.
Secinaro è il paese dei mulattieri e dei tagliatori del ghiaccio la famosa neviera dove un tempo si produceva il ghiaccio da vendere nelle fiere locali.
Da Secinaro attraverso un strada panoramica che passa attraverso la montagna si giunge all’Altopiano delle Rocche.
Esso si estende a una quota di 1250 a 1350 m tra i massicci del Velino e del Sirente circondati da faggete alte pareti calcaree. Zona sciistica per la presenza delle stazioni di Campo Felice – base per numerose escursioni a piedi – e di Ovindoli anche questo un centro di villeggiatura invernale ed estiva con ottimi campi da sci sul Monte Magnola. Paesi dell’Altopiano sono Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli. Da vedere è la chiesa di Santa Lucia notevole sia per l’architettura sia per il valore degli affreschi che contiene.
Da qui si possono effettuare escursioni a piedi alle Gole di Celano (circa 3 ore) al Monte Sirente (circa 4 ore) e al Monte Magnola.