Attraverso l’arte e la natura
E’ un itinerario tra l’arte e la natura che tocca posti ricchi di fascino tra piccoli borghi e la natura selvaggia, in cui le riserve naturali sono ancora intrise di quel mistero tipico di luoghi non ancora contaminati dalla presenza dell’uomo.
Punto di partenza di questo viaggio è Celano ricca di tradizioni e di storia situata alle falde del monte Tino su un colle. Patria di Tommaso da Celano, con Albe e Tagliacozzo fu uno dei più importanti feudi che dominarono la vita politica Marsicana del XIV sec.
Pescina, nota per aver dato i natali ad Ignazio Silone , al Cardinale Giulio Mazzarino e allo scultore Giovanni Artusio detto il ” il Pescina” collaboratore del Bernini.
Da qui in poi la strada comincia a salire e il panorama cambia, ci si ritrova in mezzo a pendii collinari fitti di alberi e dopo il Passo del Diavolo si arriva a Pescasseroli il più importante centro abitato del Parco, zona residenziale e turistica ben incastonato nel verde della natura circostante.
Città natale del filosofo Benedetto Croce la parte più antica sorge sotto lo sperone roccioso su cui si trovano i resto di Castel Mancino, antico centro fortificato di epoca preromana
Da qui in poi si incontreranno misti alla natura sempre più rigogliosa piccoli borghi medioevali ricchi di fascino: Opi arroccato su uno sperone roccioso che domina la Valle del Sangro, Villetta Barrea, Barrea, Civitella Alfedena che si affacciano sul lago di Barrea incorniciati da pinete che hanno la caratteristica per la varietà di pino nero.
Con una ripida discesa che attraversa Passo Godi si giunge a Scanno.
Questo paese è conosciuto per lo splendido centro storico con le chiese, l’integro tessuto urbano dei vicoli, archi e scalinate, per l’artigianato delle oreficerie (la presentosa), del merletto, del tombolo. Qui si scia d’inverno sul Monte Rotondo e d’estate si può scegliere di fare numerose escursioni. Una nota di particolarità è il costume femminile, questi è composto da gonne nere, camicie rigonfie, giubbetti colorati chiusi da file di bottoni argentei e dal “cappellitto” che protegge la testa.
La strada che unisce Scanno ad Anversa degli Abruzzi attraversa le gole del Sagittario in uno scenario assolutamente mozzafiato tra burroni a strapiombo e strettoie. Anversa è dominata dalla rocca nella quale Gabriele D’Annunzio ha ambientato la Fiaccola sotto Il Moggio.
Altra tappa è Cocullo dove si trova il santuario di Sant’ Antonio Abate. In questo borgo ogni anno il primo giovedì di maggio i giovani del paese raccolgono le serpi le sistemano intorno al corpo del santo e le portano in processione per il paese .
Scendendo ancora verso Raiano incontriamo l’Eremo di San Venanzio posto sul punto più stretto dell’omonima valle in un ambiente selvaggio e pittoresco di rocce a strapiombo folta di vegetazione ed acque numerose e spumeggianti.